L’infertilità maschile corrisponde a una ridotta capacità riproduttiva dell’uomo, per una insufficiente produzione di spermatozoi o per anomalie nella qualità degli spermatozoi prodotti. L’infertilità di una coppia sessualmente attiva viene accertata quando non si riesce ad ottenere una gravidanza dopo un periodo superiore a un anno di rapporti liberi e non protetti. Si parla di infertilità primaria quando l’uomo non ha mai indotto una gravidanza, di infertilità secondaria quando l’uomo ha già indotto una gravidanza precedentemente.
L’infertilità maschile interessa il 7% degli uomini e sempre di più i giovani. È una causa diffusa dell’infertilità di coppia.
Le cause sono la produzione insufficiente di spermatozoi oppure la natura qualitativamente alterata degli spermatozoi (per ridotta motilità, alterata morfologia, DNA danneggiato) che ostacolano il concepimento. L’infertilità si distingue decisamente dalla sterilità, che si accerta quando c’è un’assenza totale (azoospermia) o drasticamente insufficiente (cripto-azoospermia) di spermatozoi nel liquido seminale oppure quando non c’è eiaculazione (aspermia) o gli spermatozoi presenti nel liquido seminale sono morti (necrozoospermia). L’assenza di spermatozoi nel liquido seminale o l’assenza di eiaculazione non impedisce l’individuazione di spermatozoi vitali utili al concepimento.
Di solito le cause di infertilità maschile si classificano in 4 principali categorie:
- disfunzioni ormonali
- anomalie spermatiche
- danni ai testicoli o altri problemi fisiologici
- anomalie genetiche
Non sempre è possibile individuare e capire le cause: quando non si può trovare una specifica motivazione si parla di cause idiopatiche (rappresentano il 30% dei casi).
Il restante 70% ha cause note che sono così suddivise:
- 2-5 % origine ormonale
- 30% dovuti a conseguenze del varicocele
- 10-20% per infezioni
- 6-7% ostruzione delle vie spermatiche
- 6-7% origine genetica
Le problematiche legate agli spermatozoi rappresentano le cause più comuni di infertilità.
Gli spermatozoi possono essere immaturi, di forma anomala o incapaci di muoversi. Oppure possono essere troppo pochi o addirittura assenti.
Ci si accorge di ciò attraverso uno spermiogramma che è un esame dello sperma. Questo esame permette di avere delle indicazioni sulla qualità del seme maschile.
Si potrebbero sospettare problemi di fertilità quando dopo un anno di tentativi mirati la gravidanza non arriva.
In questo caso sia l’uomo che la donna dovranno essere sottoposti ad alcuni accertamenti.
Il medico esamina la tua storia del pazienze e prescrive alcuni esami tra cui:
- spermiogramma (un solo spermiogramma spesso non basta per inquadrare il problema)Lo spermiogramma è il principale esame per la valutazione dello sperma e degli spermatozoi.Consente di valutare il volume, il pH, la concentrazione, la morfologia, la motilità, la viscosità, i leucociti, le cellule spermatogenetiche, l’assenza di aree di agglutinazione, ossia la formazione di agglomerati provocati dalla presenza di autoanticorpi e infezioni in atto. Deve essere effettuato dopo 3-5 gg di astensione dai rapporti sessuali. Si devono valutare almeno due eiaculati, ottenuti a intervalli di non meno di 2.5 mesi l’uno dall’altro in Centri qualificati.
- spermiocultura
- Analisi del sangue per verificare i livelli ormonali ed escludere altri problemi.
- Ecografia testicolare
- Biopsia testicolare Nel caso lo spermiogramma mostrasse l’assenza o la minima presenza di spermatozoi.
Il trattamento dipende da cosa sta causando il problema di fertilità.
Si può ricorrere ad esempio ai farmaci (in caso di problemi ormonali o infezioni) , o all’intervento chirurgico (in caso di varicocele) o all’inseminazione artificiale (IUI, FIVET o ICSI). L a tecnica viene scelta in base al tipo di problema riscontrato.