Lo spermiogramma è una delle prime analisi a cui si sottopone l’uomo quando si tratta di verificare la fertilità della coppia e, se eseguito in modo corretto, permette di ottenere informazioni utili sulla salute del liquido seminale e sul percorso terapeutico a cui sottoporre eventualmente la coppia.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che per analizzare correttamente lo sperma si debba eseguire l’esame dopo un periodo di astinenza dall’attività sessuale che va da 2 a 7 giorni. Non solo: affinché lo spermiogramma possa essere eseguito correttamente, il liquido seminale va conservato a temperatura ambiente e portato in laboratorio per l’analisi sperma entro un’ora dalla raccolta o meglio produrlo direttamente nel Centro dove verrà esaminato. Per il successo di questo esame, infine, il liquido deve essere raccolto in un contenitore sterile, privo di sostanze dannose e non deve subire drastici cambiamenti di temperatura.
Nel 2010, l’OMS ha pubblicato gli intervalli di riferimento per lo spermiogramma e ogni laboratorio, è tenuto ad effettuare l’analisi seguendo queste indicazioni per garantire non solo la standardizzazione delle procedure, ma anche la comparabilità dei risultati. Ricordiamo anche che i valori di riferimento del manuale WHO non dicono se la persona sia fertile o meno, ma confermano la presenza di problemi che possono interferire con la riproduzione.
I parametri macroscopici per la valutazione e l’analisi sperma sono i seguenti: colore, aspetto, volume, PH, grado di liquefazione e viscosità. Analizziamoli ora nel dettaglio.
Il volume è il risultato dell’unione del secreto delle ghiandole dell’apparato genitale maschile e un livello normale è tra gli 1,5 e i 5 ml. Un basso volume (ipoposia) può essere sintomo di parziale ostruzione dei dotti deferenti scarsa risposta simpatica.
Se, al contrario, il volume è maggiore (iperposia), ci potremmo trovare di fronte a patologie infiammatorie.
Generalmente il liquido seminale è basico e il suo pH oscilla tra il 7,5 e l’8. Una variazione del pH verso i valori più bassi, può indicare la mancanza del secreto prostatico; vicevera, se il pH è alto, è maggiormente correlato con patologia infiammatoria.
Il colore dello sperma è trasparente o lattescente, grigiastro. Un liquido troppo trasparente indica la presenza di uno scarso numero di spermatozoi. Un colorito giallastro o rosso indica invece un’alta concentrazione di leucociti o più probabilmente la presenza di sangue. In questo caso vi è un’infiammazione delle vie seminali.
Fluidificazione: Dopo l’eiaculazione lo sperma coagula per aderire al fondo della vagina giusto il tempo necessario a consentire il passaggio degli spermatozoi nel muco cervicale. Infine, dopo 5-25 minuti intervengono gli enzimi prostatici e il liquido si liquefa, portando all’assenza di coaguli. Tuttavia, uno sperma anche inizialmente privo di coaguli indica un’ostruzione del dotto eiaculatorio o altri problemi. Eccessivi coaguli indicano, invece, la presenza di uno stato infiammatorio.
La viscosità del campione per lo spermiogramma è considerata normale se le gocce cadono una ad una, in caso contrario un’aumentata viscosità è indice di infiammazione ed alterazione della secrezione delle ghiandole accessorie.
Dopo aver analizzato i parametri macroscopici, lo spermiogramma prosegue con l’analisi microscopica, che ha l’obiettivo di valutare la concentrazione, la morfologia e la motilità degli spermatozoi presenti nel liquido seminale. Analizziamo anche in questo caso le varie caratteristiche.
La concentrazione viene valutata sia per millilitro che per totale dell’eiaculato.
La normale concentrazione degli spermatozoi è superiore a 20 milioni di spermatozoi / ml. Il limite inferiore di riferimento dell’OMS (5° percentile) è di 15 milioni di spermatozoi per ml, o 39 milioni di spermatozoi per eiaculato.
L’oligospermia è definita come meno di 20 milioni di spermatozoi / ml,
L’oligospermia grave è definita con una concentrazione inferiore a 5 milioni / ml
L’azoospermia è definita come assenza di spermatozoi.
La motilità è la caratteristica che permette allo spermatozoo di risalire le vie genitali femminili per dare inizio alla fecondazione. In particolare, lo spermiogramma analizza il numero di spermatozoi dotati di movimento flagellare su un campione di non meno di 200 spermatozoi. Viene, quindi, definita normale una percentuale di spermatozoi superiore al 32% con motilità progressiva, in caso contrario si parla di astenozoospermia.
La morfologia: Ogni spermatozoo si compone di testa, collo e coda osservabili al microscopio e anche in questo caso per lo spermiogramma di analizzano almeno 200 spermatozoi. Uno spermatozoo di dimensioni e morfologia normali ha una testa ovale e liscia di 3-5 μm di lunghezza e 2-3 μm di larghezza.
Si parla in questo caso di teratozoospermia quando si riscontra una morfologia normale inferiore al 4%.
Lo spermiogramma permette anche di verificare la presenza di eventuali infezioni o infiammazioni del tratto genitale, indicate da un aumentato numero di globuli bianchi.
Un elemento ulteriore che viene analizzato con lo spermiogramma è la vitalità degli spermatozoi, per distinguere quelli morti da quelli che, seppur vivi, sono immobili. Non solo: in laboratorio si può analizzare anche la presenza di anticorpi anti-spermatozoi, per cui il sistema immunitario attacca gli spermatozoi presenti nel liquido seminale. Questi anticorpi si creano a seguito di infezioni, vasectomia o trauma testicolare ed impediscono agli spermatozoi di attaccarsi alla zona che avvolge la membrana degli ovociti.
In questo caso, per verificare la loro presenza, viene eseguito durante lo spermiogramma un test aggiuntivo, l’Immunobead test.
Nel caso lo spermiogramma rilevi dei parametri alterati è bene ripeterlo dopo 1 mese. In questo modo si può capire se le alterazioni sono transitorie (influenza, febbre alta) o se sono causate da patologie in atto o pregresse.
In conclusione i valori normali di uno spermiogramma sono:
- Volume eiaculato ≥ 1.5 mL
- Numero totale di spermatozoi ≥ 39 milioni
- Concentrazione spermatozoi ≥ 15 milioni/mL
- Motilità progressiva ≥ 32%
- Motilità totale ≥ 40%
- Morfologia ≥ 4%
- Leucociti < 1 milione/ML
- Vitalità ≥ 58%
- PH ≥ 7.2
Si tratta dei valori standard indicati dal World Health Organization 2010 e sulla base dei quali si valuta lo spermiogramma.
[…] spermiogramma (un solo spermiogramma spesso non basta per inquadrare il problema)Lo spermiogramma è il principale esame per la valutazione dello sperma e degli spermatozoi.Consente di valutare il volume, il pH, la concentrazione, la morfologia, la motilità, la viscosità, i leucociti, le cellule spermatogenetiche, l’assenza di aree di agglutinazione, ossia la formazione di agglomerati provocati dalla presenza di autoanticorpi e infezioni in atto. Deve essere effettuato dopo 3-5 gg di astensione dai rapporti sessuali. Si devono valutare almeno due eiaculati, ottenuti a intervalli di non meno di 2.5 mesi l’uno dall’altro in Centri qualificati. […]