Il primo vero sintomo  di gravidanza comune a tutte le donne è il mancato arrivo delle mestruazioni dopo 16 giorni dall’ovulazione. In alcuni casi però anche un leggero sanguinamento può rappresentare uno dei primi segnali di gravidanza.

Le perdite da impianto sono delle leggerissime perdite vaginali di sangue, che si possono presentare all’inizio della gravidanza. La loro origine è del tutto fisiologica (benigna), poiché dipende dall’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero: l’invasione della cavità endometriale da parte della blastocisti provoca una lesione dei tessuti e dei vasi sanguigni locali, che produce una piccola emorragia.

Si tratta di un’emorragia lieve, che dà origine a perdite irregolari rosate o marroncine. Talvolta, le perdite da impianto si associano a un leggero dolore crampiforme all’utero.

Non tutte le gestanti sperimentano tale segno, che a dire il vero compare abbastanza raramente (nel 20-30% delle donne incinte). Pertanto, una donna può essere in stato interessante anche se non ha sperimentato alcuna perdita da impianto.

Se presenti, le perdite da impianto fanno la loro comparsa circa quattro settimane dopo l’ultima mestruazione e durano da poche ore a un paio di giorni. Per questo motivo, le perdite da impianto possono essere confuse con le normali mestruazioni;

L’entità del flusso e degli eventuali crampi associati risulta generalmente più lieve di quanto si prova con il comune flusso mestruale.

Occorre precisare che lievi perdite (spotting) si possono manifestare anche per ragioni indipendenti dalla gravidanza; ad esempio, leggere infiammazioni o infezioni vaginali, cervicali o uterine, così come transitori squilibri ormonali, possono determinare perdite anomale nella seconda metà del ciclo mestruale. Una visita ginecologica è auspicabile per inquadrare meglio l’origine di tali perdite.

 

 

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