Sono molte le donne in attesa che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid per paura degli effetti sul nascituro. Per rassicurarle, l’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato il vademecum contro le fake news sui vaccini, specificando che il vaccino anti Covid-19 non causa infertilità nè aborti. Anche il Ministero della Salute ha evidenziato che non ci sono controindicazioni al vaccino nelle donne in gravidanza o in allattamento. Il vaccino anti-Covid, non mette, quindi, a rischio né la salute della futura mamma né quella del nascituro e rimane la miglior difesa per evitare complicanze da Covid-19 nelle donne in gravidanza e in quelle prossime al concepimento. La gravidanza è un evento che naturalmente altera le difese immunitarie, contrarre il virus nei nove mesi di gestazione può essere pericoloso. Dai dati relativi emerge che le donne in gravidanza hanno un rischio maggiore di complicanze. Inoltre, vi è un rischio maggiore di parto pretermine.

In una circolare del ministero della Salute si legge:

“Si raccomanda la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19, con vaccini a mRna, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento. La vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19 è altresì raccomandata per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento”.

I vaccini a mRna (Pfizer e Moderna), “sono assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano. Non esistono quindi controindicazioni diverse dal resto della popolazione alla vaccinazione. Il vaccino, inoltre, non influisce sulla fertilità della donna, né vi è alcun motivo per rimandare una gravidanza”.

Le società scientifiche nazionali e internazionali si sono espresse a favore della vaccinazione non solo nelle donne in gravidanza e allattamento, ma anche nelle donne che stanno cercando una gravidanza sia spontaneamente sia attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Non bisogna però dimenticare che il virus SARS-CoV-2 continua a circolare. Il recente riconoscimento di varianti rafforza la necessità di continuare a utilizzare misure preventive e vaccinazioni per ridurre i tassi di trasmissione. L’uso della mascherina, il distanziamento fisico e l’igiene delle mani dovrebbero continuare a essere praticati anche dopo la vaccinazione.

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