Per riconoscere l’ovulazione ci sono dei sintomi ben precisi, ed essenzialmente 3 modi che ti possono aiutare nel calcolo dei giorni fertili anche in caso di ciclo irregolare. Ecco quali sono i segnali da tenere d’occhio:

1) I sintomi fisici dell’ovulazione
Il primo modo per sapere se l’ovulazione si avvicina è osservare il proprio corpo. Infatti, durante i giorni fertili e allorché l’ovulazione è imminente:
Il seno può diventare teso e dolente
– Si notano dei dolori al basso ventre: all’altezza dell’ovaia che sta liberando l’ovulo
– Le secrezioni vaginali cambiano aspetto e diventano più copiose: si tratta del muco cervicale che, se all’inizio del ciclo è cremoso e opaco, con l’avvicinarsi dell’ovulazione diventa più abbondante, fluido e trasparente (si parla di consistenza a chiara d’uovo). Se preso tra il pollice e l’indice il muco si allunga senza spezzarsi. In questa fase la sensazione di bagnato e di lubrificazione della vagina è intensa e costante. Si parla di picco del muco il giorno in cui il muco ha un aspetto trasparente e liquido, e la sensazione di bagnato è più forte: l’ovulazione sta per avvenire.

Ma se non avverti questi sintomi non preoccuparti : non significa che non ovuli! Tante donne non hanno sintomi durante il periodo fertile e possono non notare cambiamenti nel muco. Infatti, anche se il muco c’è non sempre è possibile verificarne la consistenza, perché rimane all’altezza del collo dell’utero.

2) La temperatura basale

Nel corso del ciclo si possono distinguere due fasi: una in cui la temperatura è bassa (sotto i 37°) e un’altra in cui la temperatura aumenta bruscamente di 3 o 4 decimi di grado. Questa seconda fase dura tutta la fase luteale e corrisponde alla secrezione di progesterone che si verifica dopo l’ovulazione. Il progesterone favorisce l’ispessimento dell’endometrio in previsione di un’eventuale gravidanza. L’ovulazione si verifica l’ultimo giorno in cui la temperatura è bassa.
L’inconveniente di questo metodo è che permette di conoscere il momento dell’ovulazione a posteriori, cioè solo quando questa è già avvenuta (in quanto si nota il rialzo della temperatura).
Il vantaggio del calcolo della temperatura basale è che si sa con sicurezza se c’è stata ovulazione o se il ciclo è anovulatorio (cioè un ciclo senza ovulazione). Infatti se il grafico della temperatura basale non presenta le due fasi e la temperatura rimane sempre mediamente uguale, significa che l’ovulazione non si è verificata.

3) I test di ovulazione
Se vuoi verificare con certezza se stai ovulando, puoi comprare in farmacia un test di ovulazione: sono strisce impregnate che, al contatto con l’urina, indicano se ti trovi nella fase di ovulazione (segnalano la presenza dell’ormone LH, la cui secrezione aumenta in modo esponenziale 24-36 ore prima dell’ovulazione). Il primo test dovrà essere effettuato alcuni giorni prima della data presunta dell’ovulazione. Se desideri avere un bambino, questo “indicatore”, affidabile al 90%, ti permetterà di sapere se sei nel periodo fertile e se è il momento giusto per provare a restare incinta.

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